SCHEDA DI ALLEVAMENTO

Mus musculus




Classificazione:
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Superordine: Euarchontoglires
(clade): Glires
Ordine: Rodentia
Sottordine: Myomorpha
Famiglia: Muridae
Genere: Mus
Specie: M. musculus


Descrizione:
Il topo comune, conosciuto come "topo domestico" è un roditore molto adattabile, onnivoro e con un forte istinto di sopravvivenza (è il più numeroso al mondo!).
Misura circa 10 cm, metà della lunghezza è costituita dalla coda; elemento con cui il topo riesce a mantenere il proprio equilibrio in arrampicate e percorsi stretti e difficili. Con le sue zampette agili, si muove rapidamente ed è in grado anche di compiere piccoli e scattanti balzi.
Già nella storia era famoso come minaccia, flagello, infestatore e vettore di malattie gravi... ma per quello che ci interessa sapere il topo si può dividere in 3 semplici categorie, suddivise in base all' "utilizzo" che si attribuisce:
- topo da laboratorio: usato (purtroppo) come cavia per esperimenti di tipo genetico, farmaceutico, cosmetico, ecc.;

- topo da compagnia: carattere mite e piuttosto socievole e con svariate mutazioni del pelo;

- topo da pasto: usato nell'allevamento come cibo per altri animali (rettili, artropodi..); in genere è a tinta unita (bianco o grigio) e ha un carattere mite per non rischiare di far ferire i serpenti o altri rettili).


Dimorfismo sessuale:
Come tutti i mammiferi, è molto semplice: sin da piccoli si può notare l'organo sessuale maschile e quello femminile.
La femmina ce l'ha vicino all'ano, mentre il maschio sarà più distante. Nei maschi adulti e riproduttivi si notano dei grossi e, all'occhio, "sproporzionati" testicoli.

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Alimentazione:
Come accennato poc'anzi, il topo è un roditore ed è onnivoro, ovvero che mangia praticamente di tutto: la sua dieta consiste comunque in cibi di base vegetale, ma non disdegna carne e latticini. In caso di mancanza di cibo può diventare anche cannibale (nei confronti di piccoli e soggetti deboli) e coprofago (si nutre di escrementi propri e altrui).
Ricavano l'acqua di cui hanno bisogno attraverso i cibi di cui si nutrono, ma necessitano comunque di una fonte d'acqua fresca e pulita.

L'alimentazione da preferire è quella costituita da una dieta varia: dai cibi secchi (stik e pellet per roditori) ai cibi freschi (frutta e verdura); inoltre è utile integrare con semi e cereali per roditori e uccelli, crocchette per cani (meglio non per gatti poichè sono salate), riso, pasta, biscotti semplici (non al cioccolato o altro), anche quelli per cani e infine pane secco. Mangiano comunque qualsiasi cosa e volendo si può somministrare loro un pò di tutto, purchè non sia tossico, e sempre in dosi non eccessive.

Esistono in commercio prodotti di mangime d'allevamento già completi per topi.

Allevamento:
Il topo lo si può alloggiare in gabbiette per criceti, in plexiglass o in rete, purchè sia di maglia fine per evitare fughe.

Esistono anche in commercio delle gabbie cosiddette "professionali" che facilitano la praticità e la sicurezza nell'allevamento intensivo.

In ogni caso non deve essere un box di plastica "normale" o legno o altro materiale leggero, poichè essendo roditori, riuscirebbero a rosicchiare qualche angolo e aprirsi una via di fuga facilmente.
Qualsiasi gabbia voi scegliate, vi consiglio di usare un substrato di fondo di pellet per stufe (ne basta uno strato che sia anche meno di un centimetro! Calcolate che assorbendo le urine dei topi, si gonfia e cresce anche fino a 3 volte il suo volume, quindi meglio non esagerare!). Andrebbe bene anche il pellet apposta per roditori, ma sinceramente avrete la stessa cosa ma pagata molto di più.
Sconsiglio la segatura perchè fa subito odore e non va bene per via delle polveri in essa contenute. Sconsiglio anche fondi di carta, fogli di giornale e tappetini sintetici perchè ve li ditruggerebbero in men che non si dica.
All'interno della gabbia è ideale posizionare un pezzo di cotone per dare la possibilità di creare un nido, una ciotola per il cibo e un beverino per l'acqua.
L'ideale infine, per fronteggiare alla loro natura di roditri, è dare a disposizione qualcsa di duro da mordere come pagnotte di pane secco, stick per roditori e pannocchie di mais.
Non serve nient'altro.

Per l'inserimento dei topolini, la colonia perfetta (in base allo spazio disponibile) è 1.4.0: mettere più maschi vorrebbe dire avere rivalità tra i due e meno accoppiamenti, mentre mettere più femmine, sarebbe inutile poichè il maschio non riuscirebbe a coprirle tutte e si rischia di avere addirittura meno % di nascite (vedi "Riproduzione").
Appena inseriti i topini nella nuova dimora, si assisterà a piccole e inevitabili lotte tra gli individui: questi atteggiamenti servono a creare una gerarchia all'interno della colonia, quindi niente paura.
Il cibo e l'acqua vanno lasciati sempre disponibili per evitare spiacevoli inconvenienti e brutte sorprese (vedi "Alimentazione").
La prima cosa che il maschio pensa di fare è marcare con le urine il proprio territorio, col caratteristico odore che sentirete sicuramente.
La pulizia perciò non deve essere fatta di frequente, altrimenti si costringe sempre il maschio a rimarcare continuamente le pareti della gabbia con urine maleodoranti, tornando quindi al punto di partenza. L'ideale è pulire totalmente la gabbia ogni 15 giorni, ma alla fine tutto è basato dalla propria tollerabilità agli odori.
Infine consiglio ogni 3 pulizie, di igienizzare il tutto con Amuchina (disinfettante) e NeoForactil (acaricida per roditori) per evitare infestazioni di batteri, malattie o parassiti...specie quando si ha tanti topi e si rischia una epidemia!
consiglio datomi da un esperto e che condivido in pieno: Non fatelo spesso poichè a furia di abusare di amuchina e simili, si elimina anche quella % di batteri "buoni" e si abbassa il sistema immunitario, quindi rendendo i nostri topi più facilmente soggetti a malattie. In un certo senso, a farli vivere nello "sporco" anzichè in ambienti sterili, li rendiamo più rustici e forti.
Esemplari deboli e visibilmente debilitati, vanno prontamente eliminati; nota bene: un topo che può essere considerato malato se usato come pasto NON PUO' trasmettere tale malattia a un serpente, essendo appunto un rettile e non un mammifero! In caso di malfidenza, se avete un serpente che mangia il morto, vi basta congelare il topino e servirlo in seguito decongelato. Il freddo del freezer uccide qualsiasi elemento patogeno eventualmente presente nel roditore.
L'allevamento qui descritto è ideale per un tipo di allevamento intensivo di topi da pasto; per i topi da compagnia equivale tutto quanto tranne per il discorso di riproduzione (da evitare, ve lo consiglio! ) e per la tipologia di gabbia (evitate quelle "professionali" che sono antiestetiche). Sarà a scelta vostra l'inserimento di accessori aggiuntivi come per esempio tubi, ruote, tane e casette e altri giochini.

Riproduzione:
La femmina può avere fino a 15 parti all'anno, è sempre ricettiva purchè ci sia sempre cibo a disposizione ed è in grado di rimanere subito in cinta dopo il parto.
Il ciclo della femmina dura circa 5 giorni, mentre l'estro vero e proprio dura poco meno di un giorno (20 ore). Quando numerose femmine vengono costrette a vivere assieme, tuttavia, esse tendono a non andare mai in estro, mentre se vengono messe in contatto con l'urina di un maschio, l'estro sopraggiunge dopo tre giorni.
Data la caratteristica che esemplari della stessa famiglia hanno un odore uguale, è stato scoperto che le femmine cercano di accoppiarsi con maschi aventi odori diversi dal loro e tendono a costituire nidi in comune con femmine aventi lo stesso odore, quindi con eventuali sorelle.
Vi consiglio, in caso di allevamento di più colonie, di mescolare le coppie ogni tanto per evitare handicap genetici dovuti alla consanguineità tra fratelli e sorelle o genitori e figli.
Il corteggiamento è costituito da richiami di tipo ultrasonico da parte del maschio nei confronti della femmina; la disponibilità all'accoppiamento spesso cresce quando viene annusata l'urina del sesso opposto, poichè in essa sono contenuti i feromoni.
La gestazione dura circa 21 giorni. Dopo circa 13 giorni si può notare la femmina con una forma caratteristica "a pera", con i lati gonfi e rotondi. Mediamente vengono partoriti dai 3 ai 15 piccoli: il numero dei topini varia dall'età della femmina e la fertitlità di entrambi i genitori (un topo non più "produttivo" è consigliabile sostituirlo con uno più giovane e fertile).

I cuccioli, ciechi, vengono chiamati "pinky" per via della pelle rosa nuda, priva di peli; dopo poco meno di una settimana cresce loro la prima peluria e per l'appunto prendono il nome di "primo-pelo".
Per tutto il periodo della crescita, fino allo svezzamento (circa 1 mese) è sconsigliabile toccare i cuccioli, poichè li contamineremmo col nostro odore e la madre, non riconoscendoli più, addirittura se li mangerebbe; eccezion fatta qualora dovrete usufruire di pinky o primo-pelo come pasto (ma mi raccomando di toccare solo quello/i che dovrete prelevare!)
Per le operazioni di pulizia vi consiglio l'utilizzo di un guanto e di riutilizzare lo stesso vecchio cotone del nido per quanto possibile.
Una piccola, curiosa e vantaggiosa caratteristica, è che le femmine di una stessa colonia sono molto sociali tra loro e tutte allattano e curano i piccoli di ognuna.
Attenzione a non inserire mai nuovi individui quando ci sono presenti cuccioli ancora non svezzati nella colonia, altrimenti i topi è possibile che tenderanno a cacciare l'intruso o quest'ultimo a divorare i piccoli (specie se è maschio)!



Se siete interessati o curiosi di genetica e mutazioni cromatiche sui topi (da compagnia quindi), vi rimando alla scheda "Mutazioni Mus musculus" -attualmente in fase di lavorazione-.

Buon Allevamento!