SCHEDA DI ALLEVAMENTO

RATTUS NORVEGICUS



Il rattus norvegicus viene anche chiamato ratto da compagnia, ratto domestico o anche fancy rat (secondo una denominazione inglese) e viene principalmente allevato e venduto come animale da compagnia.
I ratti da compagnia presentano, rispetto ai loro simili selvatici, numerose differenze fisiche e comportamentali, dovute sia a influssi ambientali che agli effetti della riproduzione selettiva negli allevamenti.
Al di là del discorso etico o moralista che c'è dietro, la realtà dei fatti porta questo tipo di ratto ad essere utilizzato come pasto per rettili, rapaci o altri animali predatori, grazie appunto alla sua indole più pacifica.
Su questo punto ci si potrebbe soffermare ore con dibattiti e differenti scuole di pensiero; personalmente penso che sta al singolo individuo scegliere su cosa indirizzarsi e a nessuno sarebbe permesso giudicare solo perchè si trova davanti a idee diverse dalle proprie, quindi andiamo avanti...

Classificazione scientifica

Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Mammalia
Superordine: Euarchontoglires
Ordine: Rodentia
Sottordine: Myomorpha
Famiglia: Muridae
Sottofamiglia: Murinae
Genere: Rattus
Specie: R. norvegicus

Morfologia



Il ratto può presentarsi in molte varietà classificate in base a determinate caratteristiche fisiche, tra cui:

Il pelo: standard (liscio), rex (riccio), nudo (completamente assente) o fuzz (leggera e morbida peluria ricopre tutto il corpo e maggiormente presente sul muso).
Il colore: che può essere bianco, cannella, blue, silver, nero, ecc..
Il marking: cioè il disegno e la forma che hanno i colori sul mantello.
Gli occhi: che possono essere neri, ruby (rubino), rossi o odd eye (cioè uno diverso dall'altro).
Le orecchie: standard (normali) o dumbo (con attaccatura più bassa e padiglioni più ampi che donano un aspetto più "tenero" -il nome deriva dall'omonimo cartone animato Disney-).
La coda: standard (presente) o tailless (assente).
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Come sceglierlo

Il ratto fa parte di quei piccoli e "insoliti" animali da compagnia, e seppur la gente "comune" associa questo roditore a sporcizia, aggressività e malattie, bisogna sapere che è un animale molto pulito, sano e soprattutto addomesticabile! Lo si può abituare facilmente al contatto umano, ad interagire con il padrone senza rischio di morsi o fughe inaspettate, inoltre essendo animali molto intelligenti non è raro insegnargli qualche piccolo giochetto.



Quando volete acquistare dei ratti (e dico DEI perchè si deve tener presente che è un animale che soffre la solitudine pertanto necessita di avere la compagnia di un suo conspecifico) avete 2 alternative: andare in un negozio di animali o contattare allevatori privati che hanno il vantaggio di disporre di esemplari sicuramente di genealogia migliore, più addomesticata e con linee di colori molto più belli e particolari.
Una volta trovato il posto a voi preferito, non abbiate fretta nel prendere il primo che vi capita o che vi viene proposto (fatevi consigliare da persona fidata ed esperta se ne avete la possibilità).
Osservate la brillantezza e l'uniformità del pelo (esclusi i "rex"), la vivacità dell'occhio e tutto l'aspetto generale fisico per poter iniziare una selezione.
Anche il comportamento è importante tener conto: sceglietene qualcuno che appare vivace ma non nervoso o estremamente pauroso e prendetelo. Fatelo salire sulla mano, interagite con lui e constatate se non ha timore o peggio tenta di mordere o fuggire. Non deve emettere "strilli" quando lo prelevate dalla gabbia in cui si trova e deve semplicemente apparire curioso annusando l'aria.
Infine valutate lo stato di salute dell'animale, il quale non deve avere ferite, croste, gonfiori o menomazioni, nè deve avere problemi respiratori (non deve fare starnuti o sentire un sibilo nel suo respiro), nè tremolii nell'andatura. Se ne avete la possibilità è buona cosa constatare anche che le feci siano solide per evitare problematiche gastrointestinali.



Dimorfismo sessuale

Essendo mammiferi, il sesso dei ratti si determina osservando la zona genitale (niente di più semplice!).
La distanza fra organi genitali e ano è maggiore nel maschio che nella femmina. Inoltre un maschio maturo sessualmente ha testicoli molto evidenti, mentre ad una femmina matura si potranno notare le piccole mammelle.
Non c'è una grossa differenza nell'avere un maschio o una femmina, ovviamente se non avete in programma la riproduzione, provvedete ad avere ratti solo dello stesso sesso. I ratti sono molto prolifici e cucciolate inaspettate non tutti sono felici di averle, quindi fate ben attenzione alla determinazione dei sessi!



La gabbia

La gabbia è la dimora del nostro nuovo amico quindi dovremmo far sì che sia adatta e confortevole, rispecchiando le sue esigenze naturali.
E' meglio optare per una gabbia che si sviluppa in altezza e con sbarre della dimensione adatta ad evitare possibili evasioni: ricordatevi che se passa la testa, passa anche il corpo!
In alternativa si possono anche usare gabbie con pareti in plexiglass o potete anche costruirne una voi (l'importante è rispettare i parametri descritti).



Una volta scelta ed acquistata la gabbia giusta, si sceglie un punto sicuro da posizionarla (non dove batte il sole diretto e non in zone soggette a correnti d'aria) in cui non ci sono rischi di traballamenti e dove animali pericolosi per i ratti non possano arrivare (cani, gatti, furetti...).
Il fondo può essere ricoperto con un centimetro di segatura, o tutolo di mais (evitate quelli aromatizzati al limone) o pellet (va benissimo quello per le stufe: costa molto meno ed è identico!).
Una manciata di ovatta o carta scottex o fogli di giornali o cotone o fibra vegetale (di canapa o di cocco per esempio) sono materiali molto apprezzati per la costruzione del nido, anche mischiati tra loro. Vi basta metterlo in un angolo che poi sceglieranno loro dove e come posizionarlo.
La ciotola del cibo deve essere difficilmente ribaltabile e soprattutto non rosicchiabile! Ricordate che sono roditori e plastica, legno e cartone non durano con loro! L'ideale è utilizzare ciotole di acciaio (per cani) o in ceramica (sono anche più pesanti e stabili). Per l'acqua è consigliabile usare un beverino a goccia apposta per roditori: bevono molto quindi, calcolando il numero di individui acquistati (o da acquistare) prendete un beverino di una capacità tale da soddisfare le esigenze naturali di tutti.
Se lo spazio e la struttura della gabbia lo permettono, inserite giochi e svaghi quali amache, tubi, stracci, legnetti da rosicchiare! Anche i tubi dei rotoli di carta possono facilmente diventare un ottimo intrattenimento...anche se come detto, dureranno poco.
Scegliete oggetti e materiali facili da pulire e comodi da lavare.

L'alimentazione

Il ratto é un animale onnivoro, quindi può mangiare di tutto:
in commercio si trovano molti preparati di cibi secchi a cui però vanno sempre aggiunti frutta e verdura fresca; inoltre, é possibile anche integrare con carne, uova, pane, pasta, riso (anche il riso soffiato), formaggio e leccornie varie (adorano il cibo umido: io uso le scatolette per cani o gatti una volta alla settimana e gli piace un sacco leccare la salsa e il jelly!). Ai ratti potete dare persino la cioccolata (che fa male a moltissimi altri animali), ma logicamente ogni tanto e senza esagerare!
Personalmente mischio al cibo secco, delle crocchette per cani o gatti, che sono alimenti bilanciati e controllati, con vitamine e sali minerali, e fonte proteica (fattore importantissimo se si vuole far riprodurre i ratti senza rischio di cannibalismo nei confronti dei piccolini, in caso di carenze nutrizionali, di solito -appunto- mancanza di proteine). Fate però presente che l'accumulo di proteine è dannoso per il ratto perchè va ad appesantire il fegato con conseguenze negative sulla salute del povero animaletto, quindi moderate le dosi.
Abbiate l'accortezza di lasciare il cibo secco sempre a disposizione, mentre il cibo fresco toglietelo dopo qualche ora o al massimo il giorno successivo (se avanza) per evitare che ammuffisca o si deteriori dentro la gabbia.

Da evitare:
Banane verdi (non mature), patate (parti verdi), pomodori (parte verdi), fagioli crudi, carciofi crudi, cavolo rosso crudo, cavolini di Bruxelles crudi, arachidi, bibite gasate o alcoliche, liquirizia e sale.

L'acqua, come detto in precedenza, deve essere in un beverino abbastanza grande da poter idratare tutti gli ospiti, i quali mostreranno molta sete dato il regime di alimentazione a base di cibi secchi. Fornite acqua fresca costantemente avendo cura di sciacquare il beverino di volta in volta. In caso di 5 ratti o più, consiglio l'uso di 2 o più beverini.

La riproduzione



Se davvero siete intenzionati a far riprodurre i vostri ratti, calcolate cosa vi aspetta (continue e prolifiche cucciolate) e non pensate di dividere il maschio in un secondo momento perchè soffrirebbe di solitudine stando solo!
Inoltre tenete ben presente chi state facendo riprodurre: sapete a chi dare i cucciolotti una volta svezzati? Saprete prendervene cura?

Riprodurre i ratti non significa solo mettere un maschio con una femmina e attendere che la natura faccia il suo corso: innanzitutto dovete scegliere i soggetti da riprodurre con le stessi basi utilizzate per scegliere i ratti da acquistare, quindi valutate:
aspetto esteriore
comportamento
e salute.
Evitate di far accoppiare soggetti che per qualche motivo non rientrano nei requisiti.
Nella scelta dovrebbero rientrare femmine di un minimo di 300 gr e maschi di 500 gr di peso, correttamente proporzionati.
Soprattutto nelle femmine (che devono essere di almeno 4 mesi), peso e dimensione sono una base fondamentale per permetterle di affrontare una gravidanza senza complicazioni.

Le femmine vanno in calore ogni 4-5 giorni, per poche ore. Il calore si manifesta tramite una strana “danza delle orecchie” che vengono agitate moltissimo e attraverso un atteggiamento eccitato e iperattivo.
Dal momento in cui avviene l'accoppiamento, la femmina inizia la gestazione che dura circa 20-25 giorni. La mamma-ratta è fertile immediatamente dopo il parto (estro post-partum).
Il numero di piccoli per ogni cucciolata è di 8-12 in media, con possibilità di superare i 20! I rattini nascono nudi e ciechi, dopo pochissimi giorni mostrano la prima peluria, vengono allattati per 3 settimane (da tutte le femmine presenti nella colonia) e diventano sessualmente fertili verso le 5 settimane, ovvero al termine dello svezzamento.
Per il periodo dell'allattamento è consigliabile non toccare i piccolini per non rischiare di "contaminarli" col nostro odore: la madre, non riconoscendoli più, potrebbe abbandonarli o peggio ucciderli.

Cure veterinarie

I ratti non necessitano di vaccinazioni o altre operazioni veterinarie, ma nel caso trovaste il vostro animaletto in cattiva salute, ferito o volete fargli fare un piccolo controllo è bene rivolgersi ad un veterinario esperto in animali esotici.


Buon Allevamento!